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02 - Scali Ferroviari Milano
Lamilanoaltra, collettivo

LUME - Laboratorio Universitario MEtropolitano

Opere di:

Iaco Francio
Giovanni de Mojana
Luca Scarpa
Giovanni Pagani


Galleria Tulpenmanie, Milano
via Mauro Macchi, 6
20124 Milano

VERNISSAGE: April 16, 2018, 6 p.m.
R.S.V.P. rsvp@tulpenmanie.net

April 16-30, 2018
10.00 a.m. - 1 p.m. / 3.00 p.m. - 6 p.m.

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Scheda mostra:

- Le nuove forme urbane dell’assenza.
- L’invisibile urbano: nuovi usi e identità altre.

La Galleria Tulpenmanie e Lorenzo Degli Esposti sono lieti di presentare, nella propria sede in via Mauro Macchi 6 a Milano,

02: Scali Ferroviari Milano mostra fotografica di Lamilanoaltra, LUME - Laboratorio Universitario MEtropolitano, che inaugura il 16.04.2018 e rimane visitabile fino al 30.04.2018. Di seguito una presentazione del progetto da parte degli autori.

La Milano Altra

L’idea di un progetto che riveli una città che ancora non esiste o che non riusciamo a vedere prende le mosse dalla condizione di invisibilità che caratterizza le lotte urbane. Il neoliberalismo concentra le proprie forze nel tentativo di impedire la possibilità di resistenza informale all’interno della metropoli, si ricerca il modello della smart city, città-evento priva di tessuto sociale consapevole. Urbanistica di scorrimento, pianificazione anti-rionale e politiche securitarie del decoro-daspo urbano sono esempi. Turbolenze comunitarie, tentativi informali di solidarietà, comitati cittadini e movimenti sociali rappresentano il primo approccio resiliente a un’idea di città che contiene in sé gli spunti per il cambiamento.

Dalle sperimentazioni artistiche, sociali e culturali che si attueranno nell’ambiente urbano dipenderà la riuscita di qualsiasi progetto politico di rigenerazione.

L’abbandono non incentiva la rigenerazione di identità, significati, usi e memorie. Differenti sguardi rivelano la fisionomia del margine urbano, luogo abbandonato e privo di un utilizzo funzionale. Riflettiamo sulle forme metropolitane di assenza di uso e sulla nostra capacità di gestire gli ambienti di cui disponiamo, forgiando al loro interno nuove memorie collettive.

Un cambiamento di significato, una città che prende forma da un nuovo modo di abitare, di concepire i luoghi e di relazionarcisi. La riscoperta della funzionalità latente di una metropoli invisibile, densa di linguaggi comuni e di particolari simbolici che emergono dalla spinta politica dell’occupazione.

Non esiste un’unica città frutto dell’immaginazione di pochi. Città altre prendono forma dal vissuto, dalle informalità e dalla partecipazione dei loro abitanti.


02- SCALI FERROVIARI MILANESI

L’approvazione del Grande Piano di Riqualificazione dei sette scali dismessi e la ratifica dell’Accordo di Programma suscitano in noi nuove preoccupazioni: nonostante le promesse e i tentativi di garantire spazi verdi e housing sociale, i rendering presentati ad Aprile 2017 da EMBT, Mecanoo, Studio SBA, MAD Architects e CZA ci riportano all’estetica verdeggiante e lussuosa di Bosco verticale, City Life e nuove Varesine. Esempi di come – in assenza di un piano urbanistico organico e capace di dialogare con le esigenze della città - lo slancio verso un immaginario globale ed economicamente accattivante stia consegnando Milano a progetti di speculazione privata e lusso edilizio.

Ben altre sono le necessità reali di questa città. Pensiamo a un serio ed esteso progetto di edilizia popolare che tuteli i cittadini più esposti ai processi di gentrificazione e ai costi del mercato immobiliare; alla possibilità di rifondare il legame tra Milano e la costellazione di comuni limitrofi che costituiscono l’area metropolitana, sia in termini di partecipazione ai servizi della città sia per quanto riguarda la mobilità inter ed extra urbana; all’occasione - più unica che rara - di dare vita a un progetto comunitario che concentri le energie sui beni comuni urbani condivisi (piazze, parchi, palchi pubblici, luoghi di agorà) per fare finalmente vedere la luce a un'idea di societas tanto propagandata.

Lamilanoaltra - avvalendosi della preziosissima collaborazione dello studio/galleria Tulpenmanie - ha raccolto opinioni e sguardi che possano fornire risposta ad alcuni fondamentali interrogativi circa il caso particolare delle aree degli scali ferroviari milanesi:

-Quali sono le criticità della riprogettazione delle aree pubbliche degli scali ferroviari milanesi? A livello urbanistico e di interazione tra gli spazi - tenendo come obiettivo la realizzazione di luoghi pubblici per e della cittadinanza - quali sono le esigenze primarie che devono costituirsi elementi guida del progetto?

-Come realizzarle?

-In relazione a quanto detto, come immaginiamo possa svilupparsi il futuro della nostra città? Quale idea di base dovrebbe caratterizzare lo sviluppo architettonico-urbanistico della Milano che verrà?

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