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MILANOCCUPATA per LEORAMA

 

Dagli spazi abbandonati agli spazi occupati. Ogni spazio nella sequenza temporale ha diverse vite: dall’abbandono – quando la natura prende possesso dello spazio; all’occupazione – quando la vita sociale si forma all’interno dello spazio; allo sgombero imposto da proprietari e istituzioni – quando spesso gli spazi ritornano allo stato iniziale di abbandono. 

 

Di uno spazio abbandonato da tempo si percepisce l'immanenza: dalla fabbrica utilizzata per costruire motociclette all’edificio di smistamento delle poste, dalla sede dell’asl al deposito ferroviario, tutti spazi che hanno vissuto una realtà diversa e ora sono abbandonati a se stessi. Luoghi di cui la natura prende possesso, crescendo all’interno di questi edifici e portando loro nuova vita.

 

Ed è in questo momento che si crea la possibilità per uno spazio di avere anche nuova vita sociale. Non rubiamo nulla alle piante se liberiamo di nuovo lo spazio alla socialità e alle sinergie artistiche e culturali della città. Così lo spazio diventa di nuovo aperto al pubblico, di nuovo testimone di una vita sociale e culturale della quale abbiamo tutti bisogno.

 

Fin quando non interviene il municipio o il privato che casualmente dopo anni si interessa di nuovo ad un edificio che era finito nel dimenticatoio. Si muovono all’alba e tendenzialmente ad agosto, quando tutti sono in vacanza, arrivano con diverse camionette e volendo o non volendo riescono quasi sempre a mandarti a casa. Ti fanno prendere le tue cose e da domani ti rimarrà solo la voglia di fare politica e cultura, dovrai trovarti un altro spazio, dovrai lavorarci e sudarci dentro, dovrai rimetterlo in vita. Lo farai.

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