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DA SCALO A SCALO

 

Dallo scalo di Porta Romana allo scalo di Lambrate allo scalo di farini: da scalo a scalo un’enorme radura di cavi e rovi, vegetazione incolta e incurante degli infiniti binari morti. Una sequenza che si crea da sola, tra il silenzio e la tranquillità di questi spazi inutilizzati, sembra non muoversi nulla, sembra non esserci nulla. Eppure, in questi scatti quasi ossessivi e ripetitivi si notano delle piccole differenze, il tempo anche in questa enorme calma riesce comunque a passare e a compiere i suoi, seppur piccoli, cambiamenti.

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