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Metropolis urbane / La città disintegrata

 

Noi esponiamo in un bar, ma non per questo la nostra mostra è meno valida. Con essa e con questo manifesto noi vogliamo affermare la nostra inequivocabile presenza nel mondo dell’Arte e della Cultura, contro tutti coloro che intendono soffocarla in certe falsate e poco culturali rassegne d’arte” (P. Manzoni, 1957)

Esponiamo in un bar, appunto, un chiaro gesto di ispirazione manzoniana, in contrapposizione e in dialettica con gli eventi nelle vicinanze. Cerchiamo un contatto in realtà: con questa premessa facciamo dialogare le “metropolis urbane” con “la città disintegrata”, due serie di opere nate dalla necessità di scomporre il paesaggio.
E’ un dialogo tra il digitale della prima serie e l’analogico della seconda, un processo di crescita non solo tecnica ma anche di riflessione emotiva. E’ un dialogo con il paesaggio stesso: stanchi di vedere la realtà rappresentata per ciò che è, ci siamo posti il problema di idealizzarla, scomporla, a volte distruggerla, a volte renderla esteticamente più affine al nostro gusto, puramente soggettivo. Questo è ciò che siamo, idee, oggetti, ma soprattutto è anche ciò che non siamo: immaginazione e vita virtuale.

Metropolis urbane (testo di Glenda Cinquegrana)
“Ispirata alla celebre pellicola di Fritz Lang, questa serie fotografica ci riporta ad una visione della città che, attraverso il gioco sapiente delle esposizioni multiple, scompone e ricompone lo skyline urbano in composizioni che, in bilico fra l’astratto e il concreto, si richiamano alle avanguardie futuriste e italiane e agli esperimenti pionieristici nel campo della fotografia del secolo passato.” (Glenda Cinquegrana, 2016)

La città disintegrata (testo di Luca Scarpa)
La città disintegrata è un insieme di immagini che riflettono il passaggio dall'architettura, attraverso l'essere fino ad arrivare ad nuovo concetto di spazio. L'utopia e la creazione compositiva rispecchiano la mente e il tempo. Come nei paesaggi evocati dall'espressionismo tedesco la città è il punto di ispirazione, l'archetipo è la base per un nuovo linguaggio formale postmoderno.

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Vernissage 05 aprile 2017 ore 19

in mostra dal 03.04 al 18.04.2017

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c/o Rebus con Cucina

Viale rimembranze di lambrate 29

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